di Marco T- Adige - Agosto 2011
Ci sono tanti modi per spendere un weekend di fine agosto, ma investirlo in Fiumi Di Birra rimane sempre una delle scelte migliori. Al di là delle facili battute, ad ogni nuova edizione l’appuntamento si conferma sempre più gradevole e interessante; ideale compendio di quanto di buono offre ormai da molti anni la costola "guduriosa" dell’acqua bianca Ccbo.
Questo quarto appuntamento poi, si presenta fin da subito come uno dei più popolari di tutta la serie. Dietro alla simpatica carovana "gruppo Palmino", troviamo ben una dozzina di partecipanti entusiasti, pazienti e curiosi alla scoperta delle belta’ sudTirolesi.
Visti i livelli idrici scarsi del Passirio e’ stato l’Adige il piatto forte dell’albo 2011, in particolare i suoi treni d’onda vigliaccamente giocosi e i suoi subdoli buchi sparsi. Sono da elogiare la raffinata coesione del gruppo, che non si scompone di fronte a piccoli inconvenienti come il meteo pazzarello e le canoe impazzite. Per i piu’ intraprendenti e secchioni c’e’ stata anche la possibilta’ di esercitarsi nel campo slalom a fine discesa. E come sempre la degna cornice del fiume e’ stato il giardino della birreria Forst che ci ha accolto, sfamato, non che ampiamente dissetato ;-) Rimanendo sempre in tema di attivita’ extra-canoa meritano comunque una menzione particolare le visite al castello di Tirolo, i meleti onnipresenti, le colazioni alla konditorei di Lagundo e le terme di Merano: acque bianche che rendono di buon umore anche "il Vecchio".
Citazione finale di encomio per chi si e’ unito al gruppo anche se non beve birra o non se la sentiva di scendere.. come dice Guido siamo un gruppo: basta condividere la passione per la canoa per farne parte. Un patchwork di persone kanu-dipendenti che ringrazio personalmente e che ci auguriamo di rivedere assieme alla prossima edizione.
Ciao MarcoT, Palmino, Johnny
e come insegna Guido, una bella canzone a chiudere:
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Li chiamavano Fiumi di Birra, bevevano birra e andavan in canoa,
li chiamavano Fiumi di Birra e mettevano gioia sopra ogni cosa.
Appena scesero all’imbarco nel paesino di Merano
tutti si accorsero con uno sguardo che non si trattava di gente seria.
C’è chi canoa la fa per gioia chi se la sceglie per professione,
con Fiumi di birra né l’uno né l’altro loro si fanno per passione.
Ma la passione spesso conduce a soddisfare le proprie voglie,
senza indagare se il fiume e in piena oppure secco come le foglie.
E fu così che da un giorno di Agosto il CCBo si tira addosso,
la gioia estrema dei canoisti a cui avevan promesso un fiume grosso.
Ma i canoisti guduriosi non si scoraggiano per un chichessia,
le contromisure fino a quel punto si limitavano alla birreria.
Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Ramses in fiume gonfio,
si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.
Così il Vecchio mai stato stato estremo senza mai bagni, senza più voglie,
si prese la briga e di certo il gusto di dare a tutti il consiglio giusto.
E rivolgendosi alle genti venute le apostrofò con parole argute:
"il furto d’acqua sarà punito disse, dal bagnazzo costituito".
E quelli andarono in fiume e dissero senza parafrasare:
"questo adige ha molti buchi più di un gruviera alimentare".
Allo sbarco c’erano tutti da Jimmy e fino a Cristiano,
allo sbarco c’erano tutti con gli occhi felici e il caschetto in mano.
Il cuore tenero è una dote di cui son colmi i canoisti e i canottieri,
ma quella volta alle Terme poi ci andaron tutti ben volentieri!
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