di MarcoT - Luglio 09
Il Déjà vu e’ bellissimo: Birreria Forst, un anno dopo.
Stessa location, stessa voglia di coniugare weekend goderecci e fiumi ..fiumi di birra per la precisione!
In verita’ i personaggi sono un po’ cambiati: io, Johnny e Palmino ci siamo, ma Maurino e Matteo sono stati sostituiti da Lebbo e Burno; poi con gran gaudio si aggiunge anche una quota rosa: Francesca e Alessia! L’allegra comitiva parte alla volta di Merano canticchiando tipiche canzoni tirolesi. Palmino si esercita nello Yodel, il sottoscritto medita dove dormire.
Ci abbandoniamo subito a birre e wurstel poi, ben ebbri di egocentrismo fluviale, andiamo a rimirar l’Adige al chiaror di luna. La romantica atmosfera e’interrotta da una camionetta della Polizei che intima: "Documenti prego.Di tutti!" Ora siamo sotto un fascio di luce. Ci guardiamo stupiti con l’occhio acuto dei narcolettici mentre una vocina etilica ci dice: "Non fate movimenti bruschi.Non scattate foto. Non parlate.Non indicate col dito. Non ridete troppo altrimenti pensano che li stiate prendendo in giro. Non appellatevi alla convenzione di Guido dei canoisti in trasferta." Poi finalmente, controllate le fedine penali, ci liberano..Via tutti, di corsa. Unò-due’, unò-due’. Anche questa e’ andata. Chissa’.. magari anche quest’anno non ci arrestano per dormire nel parcheggio. Il controllo Polizei pero’ incrina la nostra anarchia fancazzista: Johnny si pettina i dread, Palmino non ruba le mele, Alessia cammina dritta e la Francesca sogna di esser l’ispettore Clouseau che risolve omicidi.
Sabato siamo belli carichi: ispezione al fiume. L’altro anno l’Adige ha regalato belle onde e adrenalina, stavolta e’ piu’alto, ma dalla ricognizione sembra gestibile. Ci imbarchiamo. Faccio training autogeno e ripeto "L’ho gia’ fatto..sono solo onde" Poi vedo che davanti a me succede un po’ di tutto e il mio desiderio e’ quello di sbarcare in fretta (cosa che faccio) Da fuori ora e’ tutto piu’ chiaro, l’Adige e’ in gustosa overdose di acqua, un flusso di onde ininterrotto da buchi e draghi di fiume. Varianti inedite: inseguire canoe lungo la ciclabile mentre i ciclisti ti guardano curiosi. Qualcuno azzarda sorrisi di comprensione (o sono compatimento?), qualcuno si appassiona, ti segue e fa il tifo ad ogni lancio di corda... Anche io forse avrei riso se non ci fossero state le chiavi di Burno nella canoa che viaggiava a velocita’ folle verso Rovereto sud. Comunque alla fine recuperiamo (quasi) tutto. Tutto bene quel che finisce bene. Altra chicca: i reduci che sbarcano nel giardino della famiglia del MulinoBianco Tirolese non solo vengono accolti con sorrisi, ma addirittura i simpatici autoctoni si prodigano per il ristoro, porgendo birra e ghiaccio e sambuca :-)
Impariamo dunque che la via che porta al divertimento può essere lastricata di bagni (nel senso di Federico) ma, se si evitano le banalità, la via del piacere porta anche alle terme di Merano Gradevolissimo intermezzo di pura guduria. Sorrisoni & costumi. Talmente bello che si scatena gia’ l’effetto nostalgia: trionfali vasche idromassaggio, strepitosi getti caldissimi, Radler da gustare a bordo piscina
Domenica, orfani della "quota rosa" richiamata al dovere bolognese, andiamo a fare il Passirio Un fiume che non sbrodola passaggioni né troppa tranquillita. E’ comunque una prima (per noi) che regala belle emozioni e mette il giusto pepe ad ogni passaggio. Un tratto bello farcito di massi e morte, onde giocose e talvolta troppo biricchine. Una degna conclusione del weekend, un frenetico gioiello visivo e, perché no?, filosofico che ci manda a casa sazi, ma affamati di repliche. Evviva. il prossimo anno si rifara’ ! Vi aspettiamo.
Ein prosit!
MarcoT
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