Domenica mattina presto, butto l'occhio fuori dalla finestra e il cielo è un ammasso di nuvole... si sapeva che sarebbe stato brutto, va be', si sta in casa a sistemare un po' di foto.
Latte freddo, corn flakes e caffè amaro. Mentre accendo il Mac, il pensiero torna allo spaghetto allo scoglio che mi sono ammanito ieri sera, niente male davvero, e se mi faccio i complimenti io!
Apro la posta e i messaggi fioccano, chi va nel reggiano, Cedra o Enza, chi sul Panaro, chi sul Limentra... il canoista annnusa la pioggia e si butta.
Bravi, bravi, io me ne sto al calduccio.
Mentre sono qui che pistollo tra Photoshop e IMovie, mi chiama Luca e mi comunica che il Reno è in piena grossa, hanno avvisato Nicole e Danny di andare a tirare su le porte del campo slalom!
'tana Eva! Ma come, ha iniziato a piovere questa notte, come ha fatto a salire così in fretta?! E se è molto alto, ciao campo slalom. Naaaa! Non è possibile, giù tutto alla prima piena d'autunno!
Mi vesto, afferro la Canon e gli stivali e mi fiondo al Club, spingendo al massimo i 16,5 cavalli della Megane... piano in curva, nel baule ho 100 uova (ieri erano in offerta alla Coop) per la zuppa inglese e il mascarpone della cena di sabato prossimo.
In via Venezia vedo il Reno, è alto, sì, ma non scorre nello scivolo a sx della chiusa, meno male, forse salviamo il campo!!!
Arrivo al Club e c'è un insolita animazione, ci saranno una quindicina di persone, Dalla, Carlo il dentista, Casagrande, Beda, Giò Gardini, il Magrone, Luciana, Stik, Maria, Andiela, Valeria, Angela, Ramazza, Mirco, corsisti vari e canoe sparse in giro e sul prato.
Sul Panaro hanno cominciato a chiudere i ponti e siamo venuti via, dice WizMik... il Limentra scaricava 100 m3, non era fattibile, sentenzia Ramazza, e se lo dice lui.
Chiuso per piena. E allora? E allora già che siamo qui al Club ci facciamo due spaghi, poi un po' di salame, greppole, formagggio, melanzane sott'olio... c'era pure della salsiccia da cuocere, mi pare.
Azz, ma andavano in canoa o a un picnic (italiano dialettale)?! Sempre aperta la trattoria del CCBo.
Bene, i ragazzi sono a posto, ma le porte??
I cavi sono alti, solo i primi 2 sono bassetti, provo ad alzarli ma è inutile, bisognerà rivedere il loro fissaggio, le porte toccano l'acqua e se passa un albero, e ne passano di alberi, questi due li perdiamo.
Non faccio in tempo a pensarlo che passa una sequoia... per fortuna sull'altra riva esfiora tutti i cavi.... fiuuu, botta di fortuna!
Visto che nulla posso fare, scatto qualche foto... è una situazione surreale, terribile ed affascinante al contempo, la forza della natura. E non è nenache una pienona, saranno 500/600 m3!
Il Reno sembra il Po.
I gabbiani nuotano dove noi passeggiamo.
L'acqua scorre tra gli alberi.
Ora sul pontile non è più in discesa, ma in salita!
Vado sotto la chiusa... impressionante!!!
A riva ci sono le onde!
Questo sbarramento mi sa che tiene...
Anche le papere sono interdette, non sanno se imbarcarsi...
Ma tu, per un milione di euro, la faresti la Chiusa in canoa?
Mentre sono lì che cazzeggio e scatto, un gentile agente della Polizia Municipale mi fa allontanare dalla riva, la piena sta crescendo, un altro mezzo metro, mi sa che i cavi, quelli bassi, partono.
Son lì che penso e un signore mi confessa la sua preoccupazione per le panchine e i tavolini sulla riva opposta dove loro (sarà un gruppo di appassionati eliofili) vanno a prendere il sole... ognuno ha le sue, di preoccupazioni.
E mentre parliamo, neanche a farlo apposta, spunta un raggio... oggi chiuso per piena, domani è un altro giorno (by Scarlett O'Hara, Via col Vento - 1936)
Notte di pre Natale al Canoa Club Bologna!
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