Reduce da una 2 giorni in apnea sul Brentella per i Campionati Italiani di società di slalom, con pochi contatti con la realtà,  

rientro a casa in tarda serata, apro la posta elettronica e leggo questo:

A chi ci prova, anche se poi non va. A chi si allena, anche se poi non vince. A chi si impegna, anche se poi non riesce. A chi ci crede, e nonostante tutto va dritto e fino in fondo...io dico bravi: BRAVI! Più bravi sicuramente di quelli che non ci provano ma criticano, che stanno a guardare e che pontificano, che studiano in teoria ma non si applicano in pratica. Che raccontano favole a parole e non vivono nemmeno la prefazione. Perché: IN ITALY, ALL PEOPLE ARE ABLE TO BE FENOMENI WITH THE ASS OF OTHER ONE

Non so assolutamente cosa sia successo… cosa significa tutto questo, sono stanco e un po' confuso: venerdì con i ragazzi abbiamo caricato quasi 50 canoe, gazebo, tavoli, tegami, pagaie, provviste, parspruzzi e mille altre cose.

Sabato partenza alle 8.30, arrivo alle 10.30, montaggio del campo base, poi i ragazzi in acqua a provare... un po' di sosta a chiacchierare con Monica, poi, nel pomeriggio, arrivano quelli che la mattina erano stati a scuola: in totale 3 camper, 2 furgoni, 1 carrello e 1 auto... siamo una trentina, uno più, uno meno.

Poi l'accredito degli atleti e la serata in pizzeria, gelato e a nanna, sveglia alle 7.00!!! Apripista alle 8.00, inizio gara alle 9.00, fine gara alle 17.00, si smonta e si ricarica tutto, premiazione e via, arrivo al Club, si scarica tutto, si mette a posto, si puliscono i furgoni e poi a nanna.

Vita da atleti per i nostri ragazzi, non tutte rose e fiori: dormire in tenda, vita all'aperto con il sole o la pioggia, il freddo o il caldo, sveglia all'alba, le fatiche e la tensione della competizione... bellissimo e durissimo!

E' il Campionato Italiano per società, 340 iscritti, siamo noi i Campioni uscenti, ce la possiamo e dobbiamo giocare.

Valstagna si presenta con uno squadrone, riesumando anche qualche nome dall’eccellentissimo passato, Maria Eizmendi, Costa e Pontarollo (sino a pochi anni fa atleti della Forestale che hanno partecipato a Mondiali, coppe del mondo ecc. sono iscritti in K1 e pure in C2… si sono messi in gioco al massimo per batterci) e tutti i loro fortissimi giovani.

Anche noi siamo tanti, un po' meno di loro, 47 iscritti, contando le doppie gare... potevamo essere ancora di più ma qualcuno ha tirato il pacco!

Qualitativamente loro sono superiori, ma una gara è una gara e non si sa mai cosa può accadere, non abbiamo nulla da perdere, anche noi con i nostro “morti”: ragazzi che per motivi vari non si allenano più come una volta: Toga è venuto da La Spezia dove studia, Matte Monguzzi è risalito in C1 e C2, Giulio si è ripresentato dopo un anno di studio ed ingrasso, la Zagno e Monica son scese in C1 e K1 e Angela è arrivata in mattinata per partecipare alla gara.

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I nostri atleti se la sono giocata con tutte le loro forze, ho detto ai ragazzi che non si correva per il risultato individuale, si correva per la squadra, per i compagni e che ogni piazzamento valeva punti e che ogni concorrente lasciato dietro era una speranza di successo e loro hanno risposto alla grande, ho visto impegno, fatica, determinazione, sconforto, gioia e delusione…

E con la manche unica le sorprese ci potevano stare e ci sono state: bellissime le vittorie di Anita in K1 e C1, Luca primo nel K1 Senior, Nicole 2° (lussata sul Noce pochi mesi fa, con una spalla che sta più fuori che dentro) in C1 e K1 senior e tutti gli altri, sul podio o fuori dal podio, hanno dato il massimo!

Sapevo che avrebbero vinto loro, ho sofferto, ho sperato, vedendo certi risultati c’ho pure creduto e mi sono illuso… siamo arrivati secondi, è andata così, è lo sport, ha vinto il più forte, ma noi non abbiamo perso, siamo arrivati secondi… e mi sono divertito un mondo a vivere questa marea di emozioni e di sensazioni!

Qualcuno dei ragazzi ha detto che è mancato poco, è vero: Valstagna 819 punti, noi 740, 79 punti di differenza... se ci fosse sta Valeria, emigrata in USA pochi giorni prima, erano due secondi posti sicuri in K1 e C1 Junior, 84 punti, i conti fateli voi.

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Con i "se" e con i "ma" non si vince, qualche risultato è andato oltre alle aspettative, qualche altro è stato sicuramente inferiore, alla fine si sono pareggiati ha detto Miki, giusto così.

E la frase di cui sopra descrive perfettamente la nostra gara: i ragazzi ci hanno provato e non è andata, si sono impegnati tutti e non tutti son riusciti, ci hanno creduto e sono andati dritti sino in fondo, non hanno raccontato favole e hanno vissuto tutta questa altra fantastica storia, non solo la prefazione… ma anche la postfazione e l’indice.

E a loro dico BRAVI, BRAVISSIMI e li ringrazio per questa ennesime splendida giornata che hanno vissuto e mi fatto vivere.

Negli ultimi sei anni siamo arrivati 4 volte primi e 2 volte secondi ai Campionati Italiani di società, forse qualcuno ha fatto meglio, non mi interessa, questa per me è già storia del Canoa Club Bologna.

Guido, secondo ma orgoglioso!

PS: Claudio "Campo" Camporesi, sapientemente guidato dallo staff tecnico, ha gareggiato come senior e non come master... in gara individuale non è arrivato ultimo e in gara a squadre, assieme a Giulio e Michele, si è comportato benissimo, tanto da conquistare il 3° posto!!!! La prima (e forse unica) medaglia pesante della sua carriera agonistica. All'annuncio del terzo posto del CCBo, incredulo, ha esclamato: "Cosa???? Terzi, non è possibile... vi sarete sbagliati!". E invece no.

 

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