Domenica 12 febbraio, è l'alba, mi sveglia un rumore sordo e ritmato, quasi ancestrale... dove sono?
Sto percorrendo forse le Vie dei Canti nell'Outback, il cuore rosso dell'Australia, ho intrapreso anch'io il walkabout in the Never-Never, sono nel mitico Tempo del Sogno in cui è avvenuta la creazione e si è svolta la storia del mondo... naaa! E' solo il cinno (bimbo per gli inesperti di idioma petroniano) del piano di sopra che immancabilmente, tutti i giorni, festivi compresi, ci sveglia sbattendo non so che cosa sul pavimento.
Va beh, mi alzo e accendo il Mac (oramai il computer è una patologia) e vado subito al sito di Siwidata per vedere i risultati degli Australian open.
I nostri Pietro e Nik correvano la semifinale (e forse la finale) questa notte, ora italiana.
La pagina web si apre sulle finali... forse sarebbe meglio guardare prima le semifinali, non per sfiducia, ma per scaramanzia!
Ma il cursore corre da solo su quella riga, "C2 Men finals" e l'indice, guidato da una volontà sua, clicca sul mouse... un secondo scarso e appare la schermata.
Compaiono numeri, nomi e dieci bandierine... l'occhio corre subito all'immagine, una è un bianca rossa e verde, il cuore accelera e il respiro si ferma per un attimo, metto a fuoco e a fianco del tricolore ci sono i loro nomi: Pietro Camporesi e Niccolò Ferrari 8° posto!
Grandi i nostri ragazzoni!
Con calma guardo i risultati delle semifinali, sono entrati con il nono tempo, 115,20, e in finale hanno migliorato leggermente, 115,07, con entrambi i percorsi netti.
Un bellissimo ottavo posto, in una finale quasi da mondiale, con gli Skantar, tutti i franzosi (Lefevre/Gargaud, Labarelle/Peschier, Klauss/Peche), gli sloveni Taljat/Bozic, i perfidi albionici Florence/Hunslow, un paio di equipaggi crucchi, e un C2 outsider di aborigeni locali... e se non ricordo male questi erano tutti in finale o in semifinale a Bratislava nel 2011.
Mancavano i fratelloni Pavol e Peter Hochschorner, i cinesi, i russi e i polacchi ma, in ogni caso, mi sembra veramente un ottimo piazzamento, che darà ai ragazzi un ulteriore stimolo per continuare a prepararsi per gli importanti impegni che li attendono nel 2012.
Il cammino è ancora lungo, tutti gli atleti stanno facendo un lavoro di carico pesante (gli impegni importanti sono tra qualche mese) e, come già detto, ogni gara è fine a se stessa... ma questa è sicuramente un'iniezione di fiducia per il futuro.
Conosco Pietro e Nik, la loro tenacia e la loro serietà e forse un mio consiglio, da vecchio rompipalle, è superfluo ma, ora, più che mai: "Profilo basso e continuare ad allenarsi!".
Fuori il blizzard soffia ancora e la neve sembra che non voglia smettere mai di cadere, ma per un breve attimo sono stato anch'io al caldo, sulle spiagge di Sidney... grazie ragazzi!
Cippo mi ha battuto sulla notizia... comprensibile, lui è avanti 12 ore!
Il giorno 12/feb/12, alle ore 03:06, Stefano Cipressi ha scritto:
Sono contento, sì, il livello della gara è alto, pagaio da poco in c1 ma credo sia la mia vera vocazione.
Partecipare alla finale da spettatore mi lascia ancora un piccolo spazio vuoto che spero di riuscire a colmare in carriera.
Stamattina Pietro e Nik hanno gareggiato in semifinale e con l'9° posto sono entrati in finale, unici Italiani.
In finale hanno migliorato leggermente il tempo e hanno concluso all'8° posto. Li ho visti molto determinati e concentrati, stanno continuando tenacemente ad esprimersi al massimo! E' stato bello vederli pagaiare oggi, sono atleti di alto livello a tutti gli effetti.
Un saluto e a presto, giovedì torno ad aiutarvi a spalare la neve!