E sì, bisogna ammetterlo, le aspettative era più grandi dei risultati che i nostri atleti hanno ottenuto.
Sia per quanto riguarda i bolognesi che per l’intera compagine azzurra.
Dopo 2 giorni di rinvio per il troppo vento (annullata la prima manche del C2 dove Pietro e Nik erano sedicesimi, quasi in semifinale), si è ricominciato con un programma compresso.
I nostri due ragazzoni, sicuramente innervositi, con una buona seconda manche di qualificazione entrano in semifinale con il 19° tempo; escluso l’equipaggio dei Forestali, fuori dai primi venti posti.
In semifinale non azzeccano la gara della vita e rimangono al 19° posto, non riuscendo così a qualificare l’imbarcazione per Londra 2012 (ai mondiali si qualificavano solo 8 nazioni europee, compresa la Gran Bretagna, paese ospitante).
C’è la possibilità di qualificare un’altra barca agli Europei del 2011 e, a occhio, gli italiani se la vedranno con gli spagnoli (poi, qualificata la barca, occorrerà superare le qualifiche tra gli italiani), che paiono alla loro portata.
In gara squadre i tre C2 italiani si piazzano al 7° posto.
Cippo correva in C1.
Escluso dalle qualifiche italiane in K, in maggio, quasi per gioco, ha puntato su questa specialità, si è qualificato ed ha cominciato ad allenarsi su questa imbarcazione, che già conosceva, ma che sicuramente non è la sua prima opzione.
Dopo alcune prove non esaltanti in Coppa del Mondo si è presentato ai Mondiali, con l’unica certezza della sua leggerezza nell’andare in canoa e della sua classe.
Dopo una prima manche di qualifica con due tocchi, nella seconda ottiene il 25° posto, che vale la semifinale.
Qui si è perso, salta una delle prime sfalsate in discesa e chiude il suo mondiale al 28° posto; quando è partito, forse, avrebbe firmato, ma lì in semifinale, un pensierino ad un buon piazzamento l’avrà fatto di certo.
D’altronde una gara è una gara: in C1 fuori Estaguet dalla finale, Martikan giù dal podio, in casa sua, quindi tutto può succedere.
In gara a squadre è arrivato 5° assieme a Roberto Colazingari e Gejdos Stano.
Peccato, un vero peccato: sono partiti tra i primi e hanno fatto un percorso netto con un tempo di 122,49.
Nel K1 a squadre i tedeschi avevano vinto con 106,79... in C1 si va più lenti, vuoi vedere che si piazzano!
E infatti le altre squadre saltano ad una ad una, tra tocchi e salti di porta.
Mancano quattro squadre, e sono ancora primi... ma Slovacchia, Germania, Cechia e Francia fanno tutte meglio, peccato, un vero peccato.
Anche gli altri italiani non sono andati benissimo, neanche SuperCali Molmenti ha messo la classica "pezza": 4° posto per lui nel K1.
Eravamo abituati alla sua riverenza dopo le vittorie, questa volta ci siamo dovuti accontentare della sua smorfia di delusione, comunque un grande.
Giovanni De Gennaro è uscito dopo due manche anonime, 45° in qualifica e Omar Raiba ha saltato la stessa porta in entrambe le manche (ho sentito distintamente le urla di Sergio Rosati da Viadana).
Forse hanno pagato l’inesperienza data dalla giovane età ma, per me, in semifinale, nei primi quaranta al mondo ci stanno più che comodi, una vera disdetta!
Lo dimostra il fatto che in gara a squadre sono arrivati terzi, assieme a Molmenti... se non toccano sono Campioni del Mondo.
Si potrebbe dire solo un "bronzetto", ma è sempre un BRONZO ai Campionati del Mondo, con una squadra molto giovane, in proiezione futura.
Poi, come ha detto Molmenti alla Rai, è uno sport un po’ bastardo, basta un nulla e sei dietro.
Così è andata e sicuramente i più delusi sono loro, gli atleti, sono loro che si sacrificano, noi li osserviamo comodamente seduti.
Bravi comunque, un mondiale è sempre un mondiale ed è passato, domenica ad Ivrea ci sono i Campionati Italiani, un’altra gara importante.