di MarcoT - Aprile 2010

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L’uscita perfetta non e’ Passato e non è il Futuro, ma lucido Presente. Il weekend perfetto è come quello passato tra Enza e Taro: con tutte le facce sorridenti, i tempi giusti, i paesaggi che non ti aspettavi, e che rende accettabili anche i livelli bassi e un tempo poco propenso al sole.

Si parte il sabato, truppa di ricognizione CCbo varia e ben assortita. MarcoTNarrante, SimonaGenerale, RobertoGuida, il granCapo Jimmy, MatteoConteDidattico, ValeriaAdrenalina e AngelaEquilibrista (le pitonesse), CarloZeDentist e GiulioInGranForma. Destinazione Enza, tratto classico o alto, vedremo, intanto ci becchiamo pioggia e coda in autostrada, iniziamobene! Quando abbiamo esaurito le scorte di improperi contro il meteoFantozzi decidiamo di abolire il tratto alto (recupero assai problematico ) e ci imbarchiamo a Lido di Vetto. Ci aspettano 4/5 Km fino al Frantorio della Cantoniera. "Percorso adatto a tutti. Imbarco, sbarco e recupero comodi" recita ckfiumi. Le nubi non si diradano e il freddo sale lungo la valle, ma e’ bello scendere un fiume nuovo. Il contesto e’ ampio, lo scenario suggestivo. Troviamo subito un po’ di corrente, qualche onda e rapide da esercizi. Foto e risate; quasi ci dimentichiamo del tempo autunnale che ci circonda. Un paio di tratti "raschiera" poi troviamo la rapida piu’ bella.. nulla di clamoroso, ma ci perdiamo come bimbi, tanto che risaliamo per fare il bis. Giulio stuzzica l’ego del Conte che rimpiange i vernissage del Cosmoprof. Sbarco e merenda. Siamo contenti e soddisfatti, ora ci aspetta la notte nell’ostello del castello di Rossena. Roba da LadyHawke..per intendersi:nebbia e colline. Il conte sogna la lasciva Matilde di Canossa, ma restera’ deluso, anche se qualcuno mormora che alla Dama del castello piace fare solo quello... Ceniamo nella sala nobile, maioliche olandesi, erbazzone, tortelli e parmaReggio. Tutto bello! Anche la notte nella camerata e’ da ricordare.. tutti assieme appassionatamente: mute,canoisti, cimici e russamenti :-)

Il giorno dopo, in preda all’ansia da National Geographic ci spostiamo verso il Taro. Risaliamo fino alle sorgenti (tratto piu alto, a Pontestrambo), ma con rammarico troviamo il livello troppo basso per scendere. La delusione e’ stemperata dalla filosofia del vecchio : "cercare e’ faticoso, ma il proverbio dice che il diamante piu bello e’ il piu nascosto" Torniamo indietro e ci imbarchiamo a Ostia Parmense, un tratto di 8 km fino a Ghiare Almeno il tempo e’ migliorato e scendiamo con il sole. Il tratto e’ un po’ piu’ movimentato dell’Enza, sempre letto del fiume ampio, ma qualche rapida in piu’. Efficace, semplice e ruspante. Adatto per fare scuola. Certo con qualche cm di acqua in piu’ era perfetto, ma noi ci accontentiamo.CCFS 4ever.

Un uscita un po’ esplorativa un po’ alla scoperta del territorio, come quelle che i "maestri" facevano una volta, ma che è puro spirito fluviale, azzeccata miscela di ispirazione e visione. Poi ti accorgi che sei alla fine del weekend, anche se tu vorresti che non finisse mai; volti e coscienze soddisfatte che pagaiano verso il loro epilogo, sia essa una colazione nel castello o il tramonto umido sulla Terre di Canossa.

Alla prox. MarcoT


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