di MarcoT - Marzo 09

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Domenica s’andava in fiume belli contenti,

pioggia battente, gli occhi lucenti.

In Scoltenna con quest’acqua e’ la prima volta,

che par la neve sia d’un di’ tutta disciolta.

Nell’aere viva piove che tutto s’impregna,

Vale guarda e saggiamente disdegna.

Un bel gruppo CCBo come si conviene,

che cosi’ s’affronta tutto, financo le piene.

Jimmy e Stick ci guidan tosti all’assalto,

tra l’onde, passaggi e molto molto altro.

Poi Francesca Serena e Aurora,

paion grazie di cui il fium s’innamora.

Mauro,il Conte e Renato sempre presente,

scendon compatti come canoista eccellente.

Palmino,Giulio e Johnny che il bulbo si bagna,

scendon con me e poi m’accompagnan.

Il fiume nascendo salta e scende forte,

ma son sicuro, mi guidan person accorte.

La portata s’alza di piu’e ci meraviglia,

senza morte e dove mai ci si appiglia?

Il conte eskima e invoca li santi,

che il fiato regga e non ci si schianti.

Ma lo sasso e’ duro, solido e certo

il remo esce in 2 parti aperto.

Gran bestemmie, gran peccato,

Il conte guarda la pagaia rotta sul lato.

Palmino, buon amico, per me s’immola

e mi spiega ben che nel buco non ci si abbandona.

Poi ancora molto diletto e qualche affanno,

si evitan buchi e infin sbarcammo.

Poi piada all’ombra del castello,

che si sa, ci piace far anche quello.

Gran giorno, portera’ scritto nella mente,

incredibile discesa a quei che furon presente.

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MarcoT


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